CLASSIFICHE
La pasta all'uovo batte la pizza: è questo il cibo italiano più conosciuto dai turisti del gusto
Sono stati anticipati, in questi giorni, i risultati dell'ultimo "Rapporto sul turismo enogastronomico italiano 2023", realizzato dall'Associazione Italiana Turismo Enogastronomico. Questo rapporto valuta la conoscenza dei prodotti e dei piatti tipici italiani nelle varie regioni del Paese, e la loro conoscenza da parte dei turisti enogastronomici.
Quello che è emerso è che la pizza ha perso il suo primato di popolarità mondiale in favore di prodotti tipici dell'Emilia Romagna, come tortellini ripieni, pasta all'uovo e piadina. La Campania rimane una delle regioni top assieme anche alla Sicilia.
Molte comunque sono le eccellenze italiane ben conosciute all'estero e tra i turisti stranieri. Vediamo ora la classifica realizzata dall'ente italiano, che fotografa una situazione comunque in linea con gli ultimi anni.
La pasta all'uovo batte la pizza: è questo il cibo italiano più conosciuto dai turisti del gusto
Sono stati anticipati, in questi giorni, i risultati dell'ultimo "Rapporto sul turismo enogastronomico italiano 2023", realizzato dall'Associazione Italiana Turismo Enogastronomico. Questo rapporto valuta la conoscenza dei prodotti e dei piatti tipici italiani nelle varie regioni del Paese, e la loro conoscenza da parte dei turisti enogastronomici.
Quello che è emerso è che la pizza ha perso il suo primato di popolarità mondiale in favore di prodotti tipici dell'Emilia Romagna, come "tortellini" ripieni, pasta all'uovo e "piadina". La Campania rimane una delle regioni top assieme anche alla Sicilia.
Molte comunque sono le eccellenze italiane ben conosciute all'estero e tra i turisti stranieri. Vediamo ora la classifica realizzata dall'ente italiano, che fotografa una situazione comunque in linea con gli ultimi anni.
La pasta all'uovo meglio della pizza
Nel mondo, la pizza napoletana è meno conosciuta della pasta all'uovo. Ovviamente questa è una statistica, ma denota che le eccellenze dell'Emilia Romagna stanno superando, in popolarità, il cibo più famoso al mondo per antonomasia. Questi i risultati del "Rapporto sul turismo enogastronomico italiano 2023", realizzato dall'Associazione Italiana Turismo Enogastronomico. Lo studio è stato realizzato grazie a un sondaggio, che si è basato sulla percentuale di intervistati in grado di nominare almeno un prodotto tipico per regione. I risultati sono interessanti, anche se le prime posizioni rimangono comunque quasi sempre le stesse.
Primo posto per l'Emilia Romagna
L'Emilia Romagna prima regione in Italia i cui prodotti sono associati immediatamente come eccellenze del territorio (80% degli intervistati è stato in grado di farlo). Nello specifico, per il 39% il piatto più conosciuto sono i "tortellini", seguito dalla pasta fresca all'uovo e dalla "piadina" romagnola (17%).
Campania al secondo posto
La Campania, comunque un'eccellenza nel mondo, si deve accontentare del secondo posto con il 77%. Stando al rapporto, la pizza rimane comunque famosissima (il 37% degli intervistati l'hanno collegata subito alla regione), seguita dalla buonissima "mozzarella" di bufala (18%).
Al terzo posto ecco la Sicilia
Il 76% degli intervistati ha riconosciuto i prodotti tipici della Sicilia, portando la regione sul gradino più basso del podio. Il prodotto tipico più famoso al mondo rimane il "cannolo" siciliano (23%) e a seguire le "arancine", polpette di riso fritto ripiene, a seconda delle scelte, con pomodoro, prosciutto o formaggio (18%).
Calabria e Lazio pari al quarto posto
Sia Calabria che Lazio sono a pari merito al quarto posto di questa classifica con il 73% degli intervistati che ha riconosciuto i prodotti tipici delle zone. La Calabria rimane famosa per gli affettati e gli insaccati, come la "nduja". Il Lazio rimane famosissimo per i suoi primi, come la pasta "cacio" e pepe e soprattutto l'eterna pasta alla "carbonara" (in foto).
Il pesto rimane molto famoso e apprezzato
La Liguria si prende il sesto posto in questa speciale classifica. Infatti, più della metà degli intervistati è stata in gradi di ricollegare il "pesto" alla genovese alla Regione.
Puglia settima, poi la Lombardia
Subito dopo la Liguria col suo pesto viene la Puglia, il "tacco" dello stivale italiano, con almeno il 70% degli intervistati che è stato in grado di citare almeno un prodotto tipico, con le "orecchiette", un formato di pasta, al primo posto. Subito dopo la Puglia viene la Lombardia, il cui piatto più famoso è il risotto allo zafferano, detto anche "alla milanese" (in foto).
Nona la Toscana
La Toscana è al nono posto di questa classifica. La maggior parte degli intervistati è stata in grado di nominare la bistecca fiorentina (in foto) come tipica della Regione.
Di Shardan - Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=8549995
Anche i cibi della Sardegna sono molto conosciuti
La Sardegna si colloca al decimo posto, con i turisti che, un po' a sorpresa, hanno saputo nominare ben due specialità sarde, ovvero il pane "carasau" (in foto), tipico dell'isola e senza lievito, e il "porceddu", un maialino cotto sullo spiedo e tipico dell'entroterra e degli agriturismi. Anche il pecorino è molto noto.
Di Lombroso - Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=63237900
Una curiosità per gli stranieri, la bagna cauda all11° posto
Il Piemonte si colloca all'11° posto della classifica, e la "bagna bauda" (in foto) è il piatto più conosciuto. Per chi non lo sapesse, si tratta di una crema di acciughe, aglio, peperoni che si mangia nelle zone di Torino. Procedendo nella classifica troviamo il Trentino-Alto-Adige, zona alpina, con i "canederli", grosse polpette di vari ingredienti che si possono mangiare in brodo o asciutti. Il gradino sotto è riempito dal Veneto, che per i turisti è la patria del vino.
Di Ra Boe / Wikipedia, CC BY-SA 3.0 de, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=11440095
Abruzzo punto di svolta della classifica
Al 14° posto ecco l'Abruzzo, una regione che segna lo spartiacque tra le zone dove almeno la metà degli intervistati conoscono le specialità e le zone meno note. Per l'Abruzzo, regione del centro Italia, il piatto più conosciuto sono gli "arrosticini" (in foto), spiedini di pecora cotti su una speciale griglia.
Le regioni sotto il 50%
Scendendo sempre di più verso il fondo della classifica, troviamo il Friuli Venezia Giulia con il vino considerato prodotto-icona, e a seguire Valle d'Aosta dove domina la fonduta (in foto), pronto che si contende con la Svizzera.
By Manuela Zangara - Flickr, CC BY-SA 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=17531319
Quartultimo, terzultimo e penultimo posto
Siamo arrivati veramente in fondo, con molto meno della metà degli intervistati che si dimostra in grado di nominare i prodotti di queste regioni. Troviamo dunque, in ordine decrescente, l'Umbria con primo prodotto noto il tartufo, le Marche con le olive ascolane (in foto) e Basilicata con il peperone crusco (croccante).
Di Peachyeung316 - Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=1074
Molise fanalino di coda d'Italia
Appena due intervistati su 10 si sono rivelati in grado di nominare qualche cibo tipico del Molise. I più gettonati sono, a pari merito, la pasta, il caciocavallo (è un formaggio, in foto) e il vino.
vino, birra, spumanti, champagne
i piatti preferiti dalle persone
Ricette
14/06/2024
Il mondo sta andando incontro a una carenza di cibo senza precedenti. Nei prossimi decenni, la popolazione mondiale salirà ancora, e allora non ci sarà più cibo per tutti. Ecco perchè molti stanno spingendo per iniziare a introdurre insetti nell'alimentazione quotidiana.
Stiamo parlando ovviamente del mondo Occidentale, dato che sul pianeta Terra ci sono già più di 3 miliardi di persone che ogni giorno mangiano insetti in ogni forma. Tuttavia, a causa di paure psicologiche e culturali, nel "Primo Mondo" ancora non si mangiano.
Alcune aziende ora stanno sperimentando, e in Europa si può già commerciare, la farina di grillo, un modo di consumare insetti (che sono un cibo altamente proteico) senza doverli mangiare per forza interi. Ma come si produce, esattamente, la farina di grillo?