SALUTE
Alimenti che possono essere contaminati dal Bacillus cereus: cosa fare per prevenirlo
Il Bacillus cereus è un batterio diffuso nell’ambiente la cui modalità di trasmissione può avvenire attraverso alimenti contaminati.
In particolare, possono essere a rischio quegli alimenti che sono tenuti a lungo a temperatura ambiente dopo l’avvenuta cottura oppure quelli che non sono stati velocemente o efficacemente raffreddati.
Tra gli alimenti che possono essere più frequentemente contaminati ci sono quelli a base di riso, carne, latte, verdure, pesce ma anche salse o zuppe, prodotti di pasticceria o insalate.
Cos'è il Bacillus cereus
Il Bacillus cereus è un batterio diffuso nell’ambiente la cui modalità di trasmissione può avvenire attraverso alimenti contaminati. In particolare, possono essere a rischio quegli alimenti che sono tenuti a lungo a temperatura ambiente dopo l’avvenuta cottura oppure quelli che non sono stati velocemente o efficacemente raffreddati.
Perché può essere pericoloso
Il Bacillus cereus può essere pericoloso in quanto è in grado di sopravvivere in stato di spora durante il trattamento termico dell’alimento e poi mutare nella forma vegetativa (ossia quella in grado di produrre tossine) quando le condizioni diventano nuovamente favorevoli per la sua sopravvivenza.
Alimenti più frequentemente contaminati
Tra gli alimenti che possono essere maggiormente contaminati dal Bacillus cereus ci sono alimenti a base di riso, alimenti con amido (come patate o pasta), salse, zuppe, budini, sformati, preparazioni a base di carne e latte oppure cibi non trattati correttamente cotti come carni, latte, verdure e pesce, prodotti di pasticceria, insalate, tofu, altre tipologie di verdure.
Come prevenire pericoli
Per evitare di subire danni dalla contaminazione e dalle tossine, si raccomanda soprattutto di prevedere la refrigerazione degli alimenti a una temperatura massima di 7°C.
I sintomi dell'intossicazione
In caso di intossicazione, i sintomi più comuni sono vomito, nausea, dolori addominali e diarrea. Il consiglio principale è ovviamente quello di rivolgersi ai medici, che procederanno con accertamenti e relativa terapia.