18 cibi più insoliti al mondo: preparatevi a rimanere stupiti

Siete pronti ad assaggiare il tofu puzzolente o il casu marzu, fatto con vermi vivi? O preferite forse provare i bulbi oculari di pecora? Questi piatti sono solo alcuni esempi della variegata e sorprendente offerta culinaria che il mondo ha da offrire. Se la vostra curiosità culinaria è stata stuzzicata, allora preparatevi a esplorare i cibi più strani e insoliti che il mondo abbia da offrire. La fotogallery vi guiderà in un viaggio culinario intorno al mondo, alla scoperta di sapori e consistenze che probabilmente non avete mai assaggiato prima. E ricordate, la cucina non è solo nutrimento per il corpo, ma anche per l'anima. Quindi non abbiate paura di sperimentare e provare nuovi sapori, potreste scoprire qualcosa di sorprendente!

Il "vino di topo" è una bevanda consumata nella Cina meridionale, fatta con topolini ciechi e glabri annegati nel vino di riso. Si dice abbia benefici per la salute ma non ci sono prove scientifiche. Ha un forte odore e sapore putrido e spesso contiene parti della pelle dei topi, quindi viene filtrato prima di essere consumato.

Anche nota come “tequila col verme”. Gli escamoles sono le larve della pianta dell’agave blu dalla quale si distilla per appunto la tequila. Anche se nell’aspetto sono simili ai fagioli, queste larve tutt’altro sono che dei legumi, anche se in Messico sono soliti essere serviti nei tacos con salsa guacamole.

Hákarl è un piatto nazionale islandese composto da uno squalo della Groenlandia o altro squalo dormiente che è stato curato con un particolare processo di fermentazione e appeso ad asciugare per quattro o cinque mesi. Ha un forte odore ricco di ammoniaca e un sapore di pesce, rendendo l'hákarl un gusto acquisito.

Il pesce palla è più pericoloso da morto che da vivo. Per maneggiarlo occorrono coltelli particolari e una speciale licenza. Infatti se le parti velenose non vengono rimosse in modo corretto possono portare alla morte.

Il surströmming (letteralmente "aringa acida") è un piatto tipico della cucina svedese, preparato per fermentazione dell'aringa del Baltico. Il prodotto viene normalmente venduto in barattoli, che spesso si gonfiano e deformano durante lo stoccaggio, per via della fermentazione ininterrotta. Quando la latta viene aperta, l'odore che sprigiona è talmente forte e nauseante che questo piatto viene solitamente consumato all'aperto.

Fonte di proteine per gli aborigeni australiani, queste larve vengono solitamente consumate vive e crude. Sono delle larve del legno, bianche, mollicce e piuttosto grosse.

Direttamente dal Giappone, questo piatto è fatto da calamari fermentati con le proprie viscere. L’odore è talmente forte che viene buttato giù al pari di uno shottino, accompagnato da un bicchierino di whisky. Di diritto entra nella classifica dei piatti più strani.

Il casu marzu è tipico della regione Sardegna e la sua caratteristica è quella di essere formato dalle larve della mosca del formaggio. E’ stato considerato illegale dall’UE perché non rispetta le norme igienico sanitarie, tuttavia viene comunque venduto ed è anche una grande prelibatezza del territorio. Morbido e cremoso, viene servito con il pane.

Il cervello di scimmia è un presunto piatto costituito, almeno in parte, dal cervello di alcune specie di scimmia. Nella cultura popolare occidentale il suo consumo è ripetutamente dibattuto, spesso nel contesto della rappresentazione di culture esotiche come eccezionalmente crudeli, insensibili e/o strane. Tuttavia, non è certo se sia effettivamente il cervello di scimmia o il fungo hericium. È noto come hóu tóu gū (猴頭菇; letteralmente "fungo testa di scimmia") in cinese e c'è la possibilità che si riferisse a questo.

Vino o liquore vietnamita, di ritiene che il vino di serpente sia un ottimo ricostituente. Viene ottenuto per infusione nell’alcool del corpo intero del rettile o dei suoi fluidi corporei.

Il balut è un uovo di anatra consumato principalmente nel sud est asiatico. Viene bollito con il guscio appena prima della schiusa. E’ considerato un alimento afrodisiaco e consumato come street food soprattutto nei quartieri di piacere.

San-nakji è un piatto crudo a base di polpo a braccio lungo (Octopus minor), una piccola specie di polpo chiamata nakji in coreano ed è talvolta tradotta in "polpo piccolo" per le sue dimensioni relativamente ridotte rispetto al polpo gigante (Enteroctopus dofleini). I polpi vengono più comunemente uccisi prima di essere tagliati a pezzetti e serviti, con l'attività nervosa nei tentacoli del polpo che fa muovere i pezzi postumi sul piatto mentre vengono serviti.

Ormai non è più un mistero. Le cavallette sono alla base dell’alimentazione di molti popoli ma non solo. Da qualche tempo sono state inserite anche nel menù di un locale di Londra. Insomma, se non le avete assaggiate non siete nessuno. Se però nonostante tutto continuate a poterne fare a meno, sappiate che si dice che il loro sapore è simile a quello dei pomodori secchi o dei pop corn.

Il muktuk è un alimento tradizionale dei popoli dell'Artico, costituito da pelle di balena e grasso. È più spesso prodotto dalla Bowhead whale, sebbene vengano utilizzati anche il beluga e il narvalo. Di solito viene consumato crudo, ma può anche essere consumato congelato, cotto o in salamoia.

Ikizukuri, noto anche come ikezukuri, è la preparazione del sashimi (pesce crudo) da frutti di mare vivi. In questa tecnica culinaria giapponese, l'animale marino più utilizzato è il pesce, ma possono essere utilizzati anche polpi, gamberi e aragoste. La pratica è controversa a causa delle preoccupazioni per la sofferenza dell'animale, in quanto è ancora vivo quando viene servito.

A quanto pare i ragni fritti sono una vera e propria prelibatezza. Serviti infilzati su spiedini e conditi con pepe e succo di limone, in un noto ristorante cambogiano se ne servono oltre 200 porzioni al giorno.

Il tofu puzzolente risale alla dinastia Qing ed è una variante del tofu sottoposta a fermentazione diffusa in Cina e Taiwan. Il tofu viene fermentato in una forte salamoia di latte fermentato, verdure e carne. È ancora uno street food fritto molto popolare, che viene infatti consumato più come spuntino che come pasto completo.

La "Mongolian Mary" è una bevanda a base di bulbi oculari di pecora in salamoia, mescolati con succo di pomodoro. Si crede che aiuti con i postumi della sbornia e risale ai tempi di Gengis Khan. I bulbi oculari sono ricchi di antiossidanti, vitamine C e A. Sono sicuri da mangiare, possono essere crudi o bolliti. Quando morsi, il bulbo oculare esplode in bocca, ma non ha molto sapore.